Sostituiti i materiali fossili e derivati dal petrolio

Negli ultimi anni l’attenzione verso l’ambiente è cresciuta ed è diventata un valore importante per gli operatori di svariati settori. Anche la moda è sempre più schierata sul fronte dell’ecologia, grazie al lavoro di tutti i comparti e all’impegno degli stilisti, alleati fondamentali in questa battaglia che va assolutamente vinta. L’industria chimica, sempre guardata a vista, sta facendo la sua parte: a guidare questa battaglia marchi storici, compresi quelli del nostro settore.

ICF (Industrie Chimiche Forestali) e il progetto ECOINNOVATION
Già impegnata nel vasto e complesso universo dell’ecocompatibile, con il progetto “Zero emissioni”, ICF ha recentemente sviluppato una nuova linea di puntali e contrafforti denominata BIOSTICK. Obiettivo, minimizzare l’impatto ambientale anche per questi prodotti, offrendo al tempo stesso altissime prestazioni sotto tutti gli aspetti.

La famiglia dei BIOSTICK è il primo risultato di un progetto a più largo raggio denominato ECOINNOVATION, che ICF intende sviluppare coinvolgendo i produttori più esigenti, ma allo stesso tempo sensibili all’aspetto ambientale.
L’idea nasce da un’intuizione semplice, ma brillante: sostituire la componente costituita da derivati fossili/petrolio (materie plastiche) con prodotti di origine naturale. Impiegando la tecnica della coestrusione si è riusciti a utilizzare oltre il 90% di materiali naturali, in sostituzione del componente plastico. Le caratteristiche del nuovo articolo restano elevate in termini meccanici, di lavorabilità e di prestazione: buone proprietà termoadesive, un alto livello di modellabilità, già a 80°C, elevata tenuta nel tempo di tutti gli aspetti fisici-meccanici. La disponibilità di diversi spessori consente il suo impiego per diverse tipologie di calzature. Il progetto è stato coordinato da INESCOP (Istituto di ricerca spagnolo), con l’apporto determinante di ICF, Merquinsa (famoso marchio per il TPU), Resimal e Pedro Garcia.


02/04/2012 / Innovazione