Tanti progetti, un solo obiettivo

Lo sviluppo sostenibile, un tema su cui si dibatte di continuo: sentito come obiettivo principale da molti imprenditori, vissuto come un diritto inalienabile dai consumatori. Tra le aziende che da anni ne hanno fatto uno dei loro principali impegni nei confronti del mercato, figura sicuramente ICF (Industrie Chimiche Forestali): un’azienda leader nella produzione di adesivi e di tessuti impregnati ed estrusi per il nostro settore, con un ruolo di spicco anche nel comparto dedicato al mobile imbottito e delle applicazioni tecniche industriali. La conferma di questo impegno è data dai continui investimenti fatti in questa direzione e, in particolare, da quelli realizzati più recentemente.
Parlare di sviluppo sostenibile e di eco compatibilità, nel mondo della chimica, sembra decisamente un paradosso.
Un’analisi attenta su come si sviluppano alcune realtà industriali, però, consente di capire sino a che punto questi temi fanno parte del DNA dell’azienda e quanto sia legittimo associare un brand ad un impegno sociale che presenta livelli di difficoltà assolutamente differenti per ogni settore.

RIDURRE L’IMPATTO AMBIENTALE PER GLI ADESIVI A BASE SOLVENTE
ICF produce, ogni anno, circa 8000 tonnellate di adesivi a base solvente. La ricerca per questa tipologia di adesivi è sempre più orientata all’utilizzo di solventi a basso impatto ambientale, vale a dire solventi di elevata purezza. Tra i vantaggi che si ottengono impiegando questi prodotti, vi sono una maggiore sicurezza sul posto di lavoro e una migliore tutela della salute dei lavoratori. Aspetti, questi, che dipendono anche dal grado di purezza dei derivati del petrolio scelti. In ICF si è comunque consapevoli che la soluzione preferibile è un adesivo senza solventi, una strada che ad oggi non è sempre praticabile.

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE GENERA VALORE AGGIUNTO
Alla salvaguardia dell’eco sistema si associano una serie di vantaggi che inevitabilmente interagiscono con l’aspetto economico. Si parte dai risparmi macro economici sino ad arrivare a quelli aziendali e famigliari. La consapevolezza che ecologia significa anche risparmi e qualità del prodotto, porta, Industrie Chimiche Forestali, a proseguire nella politica di investimenti in ricerca e di aggiornamento continuo dei propri impianti. Obiettivo, processi produttivi più efficienti e un minore impatto ambientale!

PROGETTO “ZERO EMISSIONI”
Avviato nel settore della pelletteria ha visto coinvolte molte firme prestigiose del mondo della moda. Il progetto prevede di ridurre drasticamente le emissioni, nell’atmosfera, di sostanze organiche volatili, sostanze normalmente presenti nei solventi degli adesivi. Tecnici altamente specializzati della ICF seguono da oltre un anno questo specifico mercato e i risultati di questo scorcio di 2011 attestano che la sostituzione di adesivi a base acqua è avvenuta ormai in modo totale: con benefici per gli operatori, l’ambiente, e i consumatori finali. Gratificata da questo progressivo successo, la ICF, alla fine del 2010, ha deciso di creare, all’interno del proprio stabilimento di Marcallo con Casone (Milano), un nuovo reparto dedicato all’adesivo a base acqua. A questo scopo sono state approntate 10 macchine per la produzione, un sistema di stoccaggio automatizzato ed è stato preparato uno staff di uomini, guidato da un supervisore di area che è responsabile della formulazione del prodotto e del ciclo di lavorazione.

SI AFFERMA LA LINEA DI ADESIVI A BASE ACQUA ANCHE NELLA CALZATURA
Alle formule ormai consolidate del mercato pelletteria, con la creazione degli adesivi della serie ECOPEL, si stanno aggiungendo gli adesivi a base acqua per il settore calzaturiero. Settore che più di altri è poco incline all’innovazione, ma che comunque si sta preparando al grande salto. Un passo in avanti è stato fatto collaborando con un’azienda leader nel settore dell’abbigliamento sportivo, che ha sperimentato, con successo, il passaggio da adesivi a base solvente a quelli a base acqua. Il processo non è stato semplice sia dal punto di vista tecnico sia per l’adeguamento degli impianti di produzione, i risultati, però, hanno ripagato gli sforzi fatti. In Forestali tutti sono convinti che molti calzaturifici seguiranno la strada del brand internazionale. Per questo motivo sono stati messi a punto collanti specifici per la calzatura quali ECHO PU e ECHO P.


UN IMPEGNO A TUTTO CAMPO
In casa Forestali non si discute solo di nuove formule, ma si fanno anche proiezioni sulla produzione da immettere sul mercato nel medio termine. Si parla di 5.000 tonnellate annue di adesivi a base acqua. Una vera svolta! Particolare attenzione è stata dedicata al packaging. Questa linea di adesivi, infatti, prevede una confezione riutilizzabile: un fustino in cui è posto un sacco di politene. Utilizzato tutto l’adesivo e svuotato completamente il sacco di plastica che lo contiene, il fustino può essere riutilizzato. Inoltre, la confezione (bag in box), permette di tenere isolato l’adesivo, evitando il contatto con l’aria: un aspetto che si traduce nel mantenimento dello standard qualitativo, in una riduzione degli scarti, in una maggiore durata del prodotto.


CARBON FOOTPRINT OF PRODUCT
E per il futuro già si evidenziano le nuove tematiche che si dovranno affrontare. Ad esempio l’impronta climatica di un prodotto, più conosciuta come CFP (Carbon Footprint of Product): cioè la quantificazione delle emissioni di gas serra (GHG) legate all’intero ciclo di vita di un prodotto. Introdurre la CFP significa comprendere quali di queste fasi sono maggiormente critiche in termini di emissioni di GHG, rendendo possibile l’attuazione di efficaci interventi di riduzione delle stesse. La conoscenza dettagliata della quantità di gas serra emessi ha un’importante ricaduta economica. Infatti, permette la comprensione di come possono cambiare i costi e la competitività dei prodotti, al variare del prezzo di mercato della CO2. Ambizione, lungimiranza, fiducia nel futuro e certezza nel proprio contributo al miglioramento dell’ambiente, fanno di quest’azienda un punto di riferimento per gli imprenditori che guardano al domani.


02/04/2012 / Sostenibilità